Percorso di Educazione all’Affettività e alla Sessualità

LINEE GENERALI DEL PROGETTO

Il progetto si basa sul concetto portante che la RELAZIONE è il più forte bisogno dei ragazzi e la più importante dimensione della sessualità. Nel corso pensato per le classi del triennio della scuola media, vengono prese in considerazione le situazioni specifiche della pubertà dei diversi ambiti relazionali del ragazzo/a – con se stesso, con la famiglia, con i coetanei e con gli adulti – sollecitando e aiutando ogni componente del sistema a migliorare la qualità delle relazioni. Il contatto con la realtà quotidiana mette in evidenza le difficoltà in cui si trovano gli adulti e i ragazzi nel comunicare tra loro a causa di una continua diminuzione delle occasioni, ma soprattutto per la nascita di nuovi linguaggi (nuove tecnologie, mass media, ritmi frenetici, ecc.) che non permettono l’ascolto del proprio Sé.  A motivo della povertà relazionale, risulta compromessa anche l’espressione di una sana sessualità che, nella sua più ampia accezione, è  “la dimensione umana relazionale per eccellenza”. Coerentemente con queste premesse, l’educazione socio-affettiva e sessuale offre un significativo contributo alla formazione di “Persone” consapevoli della loro dimensione sessuata e capaci di stabilire corretti rapporti interpersonali. Nel percorso i ragazzi vengono progressivamente aiutati a conoscersi per giungere ad una maturità affettiva che si esprime nella scoperta dei propri valori, nella costruzione del proprio progetto di vita e che si misura con il grado di soddisfazione reciproca nelle relazioni interpersonali, con la capacità di fronteggiare gli eventi della vita, con la capacità di trovare equilibrio tra gli impulsi interni e gli stimoli esterni.

FINALITÀ DEL PROGETTO. Le finalità e gli obiettivi a breve e a lungo termine della proposta formativa sono i seguenti:

1)     Stimolare una mobilitazione educativa attraverso la cooperazione delle agenzie educative famiglia/ scuola.

2)     Favorire la comunicazione e l’interazione personale sia orizzontale (tra coetanei) che verticale (tra ragazzi e adulti).

3)     Rendere i ragazzi consapevoli delle loro dinamiche affettive, sociali, culturali e relazionali.

4)    Aiutare i ragazzi a “modulare” le relazioni con se stessi e con gli altri, in base alle specifiche situazioni (amicali, amorose, filiali, ecc.)

5)     Creare un clima di fiducia e di ascolto tra ragazzi e adulti, attraverso modalità relazionali proposte dal percorso, basate sull’ascolto emotivo.

Bibliografia consigliata ai genitori: bibliografia Gles

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